Agosto: un mese crudele. Molto di quello che nella vita mi ha fatto soffrire è avvenuto proprio d'agosto.
E questo è anche il mese in cui tante bestiole vivono i loro giorni più drammatici, abbandonati senza pietà da gente cui va tutto il mio disprezzo. Stranamente, pur considerandomi di carattere
mite e tollerante pressoché su tutto, in questo caso divento una vera talebana e non mi farei nessuno scrupolo ad applicare la legge del taglione. Sarà un mio limite,non discuto, ma questo non rende la cosa meno vera.
Oggi vorrei parlare dei miei cani, quelli che non ci sono più, ma che via, veramente, non sono andati mai.
Yuri e Jasmine, un bobtail e una labrador. Ho adorato i miei cani,ricambiata,i compagni affettuosi di mille e mille giorni, amici fidati,sensibili
attenti.Capaci di leggerti nel pensiero, di intuire il tuo stato d’animo.
Ho condiviso con loro tanti momenti di gioia e grandi dolori , quelli che tieni nascosti nel cuore
e non vuoi, non puoi mostrare.Ma con loro sì, potevo : ti guardano, capiscono, aspettano con te che il cuore si rassereni e che il tumulto si plachi.
Penso a loro come a due nuvole nel vento, quelle
che vedevamo insieme durante le lunghe corse nella campagna qui vicino, dove
vado ancora ogni giorno con la Marta e la Pepa, i cani dei miei figli e,all'occorrenza, mie personal trainers!
Ma allora era tutta un’altra storia; allora
si correva insieme, si giocava insieme e spesso si tornava a casa fradici per un improvviso temporale
o imbrattati di terra e fango per la neve che aveva infradiciato la campagna,
ma con la felicità nel cuore, il mio e il loro.
Se uscivo per conto mio,che fossi stata fuori un giorno o dieci minuti, al rientro mi correvano incontro, saltando mugolando , per non dire della coda che parla pure lei : che felicità rivedermi! quanto avevano sentito la mia mancanza! quanto avevano atteso il mio ritorno col muso puntato verso la porta d'ingresso, le orecchie tese,il naso per aria…… Non è sempre così tra gli umani... Ricordo di avere letto di un soldato americano che tornava dall’Iraq e, arrivato a casa, l’unico essere a precipitarsi da lui e massacrarlo di coccole è stato proprio il suo cane.... Rendo l’idea?
I miei cani.Mi piace,mi consola pensare a loro come a due nuvole nel vento che si rincorrono nel cielo.
Le stesse nuvole, lo stesso cielo che vedo ogni giorno,da anni: e mentre alzo gli occhi...qualcosa nel cuore... una puntura, come di spillo.....
1 commento:
Ciao Mimma, grazie per questo ricordo condiviso. Hai espresso in parole i sentimenti che teniamo chiusi nell'angolo segreto del cuore....
Bellissimo il tuo granny e perfetto il X-Patch, spero di incontrarti in altri Sal, comunque ti seguo perchè è un piacere passare da te.
Un'abbraccio, Milena d
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