Ho ripreso oggi questo granny,iniziato il mese scorso in una tediosa giornata di pioggia. Volevo fare qualcosa di nuovo, una cosa tutta colorata come quella che avevo visto qui.
Nel frattempo è passata a trovarmi la mia amica Teresa e mi ha detto che le andrebbe giusto bene per la Casa Famiglia - dove lei si prodiga con la sua consueta abnegazione. Per cui, ok, glielo faccio proprio volentieri. Di proposito ho messo la foto del work in progress, aggiornato alle quattro di oggi, così non mi verrà la tentazione di relegarlo in un angolo e fingere che non esista.(Le piastrelline al momento sono 28).
E pensare che,fino a qualche anno fa, se mi avessero visto fare un lavoro del genere, mi avrebbero dato della mezza calzetta! Oggi pare che non esista niente di più COOL! Mah!
si raccontano.....
....semplici storie di vita quotidiana che la rendono speciale.....
venerdì 24 giugno 2011
mercoledì 22 giugno 2011
Dersu Uzala
Amo i miei libri! mi piace averli intorno e ne ho dappertutto. Alla rinfusa, ma soprattutto a portata di mano. Non ho simpatia per le librerie in genere, con tutti quei volumi in bell'ordine come soldatini in parata.
Nella foto
uno scorcio di quelli che tengo qui, il posto ideale per gustare un buon libro.
Quando vado a sceglierne uno e faccio un conto approssimativo di tutti quelli che devo ancora leggere e di quelli che so di voler rileggere... beh... mi piace pensare che ho sotto gli occhi tanti nuovi motivi per essere felice!
Proprio oggi mi è capitato sottomano - per un'immediata rilettura - un romanzo (di Vladimir Arsen'ev), romanzo che già alla prima lettura mi aveva tanto emozionata. Adoro la narrativa russa: anni fa mi ero perfino applicata allo studio di questa affascinante lingua, con l'obiettivo,peraltro disatteso, di poter leggere in versione originale, viste certe traduzioni di una tale sciatteria da sfiorare il ridicolo.
Tornando a Dersu: molte ricorderanno lo splendido capolavoro di Akira Kurosawa: il meraviglioso snodarsi delle stagioni nella tajga siberiana. Il silenzio dell'inverno di un candido abbagliante, il fragore dei torrenti primaverili con le prime macchie gialle e verdi di cui si veste la foresta, il fiammeggiare dell'estate e infine i crepuscoli dorati dell'autunno.....
Il romanzo è il diario di un suggestivo viaggio descritto dal capitano Arsen'ev, un cartografo a capo di una missione topografica nelle terre semisconosciute della Siberia (siamo agli inizi del 1900) E' qui che Arsen'ev incontra un cacciatore nomade - Dersu - un uomo senza casa, senza famiglia, che vive tutto l'anno nella tajga.
All'apparenza rozzo ed eccentrico, si rivelerà sorprendentemente un saggio e candido personaggio, di acuta intelligenza, di grande sensibilità ed umanità e,lungo il cammino, conquisterà l'amicizia, l'affetto ed il rispetto di Arsen'ev e dei suoi soldati.
Insieme a Dersu è la tajga l'autentica protagonista del romanzo: foreste di pini, di larici, di abeti rossi, di snelle bianche betulle. E la tigre, Amba, audace e misteriosa, che ne incarna lo spirito.
Una trama apparentemente semplice. Ma c'è un messaggio inequivocabile in questa suggestiva ed indimenticabile storia: Dersu è in realtà l'umile, ultimo campione di un mondo che inesorabilmente tramonta. Un messaggero di fratellanza e di rispetto tra l'uomo e la natura, che l'inarrestabile avanzare del progresso sconvolge e cancella.
Qui Dersu ed il capitano Arsen'ev
La Siberia
la tajga (splendida foto di Michele della Palma)
la tigre siberiana
Nella foto
uno scorcio di quelli che tengo qui, il posto ideale per gustare un buon libro.
Quando vado a sceglierne uno e faccio un conto approssimativo di tutti quelli che devo ancora leggere e di quelli che so di voler rileggere... beh... mi piace pensare che ho sotto gli occhi tanti nuovi motivi per essere felice!
Proprio oggi mi è capitato sottomano - per un'immediata rilettura - un romanzo (di Vladimir Arsen'ev), romanzo che già alla prima lettura mi aveva tanto emozionata. Adoro la narrativa russa: anni fa mi ero perfino applicata allo studio di questa affascinante lingua, con l'obiettivo,peraltro disatteso, di poter leggere in versione originale, viste certe traduzioni di una tale sciatteria da sfiorare il ridicolo.
Tornando a Dersu: molte ricorderanno lo splendido capolavoro di Akira Kurosawa: il meraviglioso snodarsi delle stagioni nella tajga siberiana. Il silenzio dell'inverno di un candido abbagliante, il fragore dei torrenti primaverili con le prime macchie gialle e verdi di cui si veste la foresta, il fiammeggiare dell'estate e infine i crepuscoli dorati dell'autunno.....
Il romanzo è il diario di un suggestivo viaggio descritto dal capitano Arsen'ev, un cartografo a capo di una missione topografica nelle terre semisconosciute della Siberia (siamo agli inizi del 1900) E' qui che Arsen'ev incontra un cacciatore nomade - Dersu - un uomo senza casa, senza famiglia, che vive tutto l'anno nella tajga.
All'apparenza rozzo ed eccentrico, si rivelerà sorprendentemente un saggio e candido personaggio, di acuta intelligenza, di grande sensibilità ed umanità e,lungo il cammino, conquisterà l'amicizia, l'affetto ed il rispetto di Arsen'ev e dei suoi soldati.
Insieme a Dersu è la tajga l'autentica protagonista del romanzo: foreste di pini, di larici, di abeti rossi, di snelle bianche betulle. E la tigre, Amba, audace e misteriosa, che ne incarna lo spirito.
Una trama apparentemente semplice. Ma c'è un messaggio inequivocabile in questa suggestiva ed indimenticabile storia: Dersu è in realtà l'umile, ultimo campione di un mondo che inesorabilmente tramonta. Un messaggero di fratellanza e di rispetto tra l'uomo e la natura, che l'inarrestabile avanzare del progresso sconvolge e cancella.
Qui Dersu ed il capitano Arsen'ev
La Siberia
la tajga (splendida foto di Michele della Palma)
la tigre siberiana
martedì 21 giugno 2011
L'altro Bent Creek
Il terzo ed ultimo di questa serie. Il lino (solito raw Cashel 28 counts) sembra diverso ma è solo questione di luce: qui è fotografato sempre in giardino,ma quando il sole stava tramontando e non filtrava attraverso i rami.Quindi ho preferito appoggiarlo al cespuglio di lavanda.
Ditemi se non è un amore!
Ditemi se non è un amore!
lunedì 20 giugno 2011
My stitching bag
Tempo fa mia figlia chiara mi ha chiesto di farle un crocino
su una borsa da lavoro che aveva appena finito di cucire,insieme ad alcune altre per il suo sito. E' stato amore a prima vista, al punto che ho finito per tenerla io!
La trovo semplicemente deliziosa.... e voi?
crocino Needle and thread di LHN
su una borsa da lavoro che aveva appena finito di cucire,insieme ad alcune altre per il suo sito. E' stato amore a prima vista, al punto che ho finito per tenerla io!
La trovo semplicemente deliziosa.... e voi?
crocino Needle and thread di LHN
domenica 19 giugno 2011
Granny e non solo....
La mia amica dawn ha sempre qualcosa di fascinoso da mostrare sul suo blog. Oggi ho visto che ha praticamente completato la sua coperta granny. Alla velocità della luce oltretutto. Date un'occhiata che meraviglia...
Scelgo a caso la foto di un suo coloratissimo lavoro, la "marigold brooch" tanto per darvi un'idea di cosa si è inventata questa fantasiosa ragazza! Ed è talmente cara che ci regala sempre i suoi segreti!
Scelgo a caso la foto di un suo coloratissimo lavoro, la "marigold brooch" tanto per darvi un'idea di cosa si è inventata questa fantasiosa ragazza! Ed è talmente cara che ci regala sempre i suoi segreti!
sabato 18 giugno 2011
Vicini di casa
Fino a qualche anno fa' - allora c'era ancora mio padre - avevamo un pollaio. Papà non era un contadino - aveva vissuto a Milano tutta la vita, fino a quando mamma era mancata e lui era venuto a vivere con noi, nella piccola città. Non contadino dunque,non uso a zappare,seminare,coltivare e potare ma pieno di buona volontà. Quando c'era lui niente erbacce a infestare il giardino, il cortile sempre in perfetto ordine e, là in fondo verso la parete nord, il pollaio.
Avere un pollaio non è cosa poi così semplice: quanto meno richiede più lavoro di quel che si può supporre,soprattutto per tenerlo pulito, conditio sine qua non per poterselo permettere.
Non è che ci fossero molte galline,mi pare non più di cinque o sei e nemmeno stupide come invece vorrebbe una leggenda metropolitana! Anzi,alcune sembravano addirittura ammaestrate: a volte qualcuna riusciva ad evadere,saltava sul davanzale della finestra e faceva capire con "parole" sue che avrebbe gradito un piccolo spuntino!
So che può sembrare ridicolo ma per noi erano anche loro "famiglia"... mai ne avremmo mangiata una,giammai! Morivano tutte di morte naturale, stremate dall'età. Nell'ora fatale si isolava la poverina in una zona tranquilla del pollaio, la si adagiava in una cassettina tipo quelle della frutta, della paglia sul fondo e un cencio per tenerla al calduccio ancora un po'. Man mano si andava a controllare che nessuno la infastidisse, una carezza sul capino e poi....
Una piccola buca nell'angolo in fondo al giardino. Un piccolo gesto di rispetto.
Non ho foto delle nostre galline ma ho tenuto quella del gallo Cristallo che,pensate, ha vissuto quindici anni! Incredibile,no?
Avere un pollaio non è cosa poi così semplice: quanto meno richiede più lavoro di quel che si può supporre,soprattutto per tenerlo pulito, conditio sine qua non per poterselo permettere.
Non è che ci fossero molte galline,mi pare non più di cinque o sei e nemmeno stupide come invece vorrebbe una leggenda metropolitana! Anzi,alcune sembravano addirittura ammaestrate: a volte qualcuna riusciva ad evadere,saltava sul davanzale della finestra e faceva capire con "parole" sue che avrebbe gradito un piccolo spuntino!
So che può sembrare ridicolo ma per noi erano anche loro "famiglia"... mai ne avremmo mangiata una,giammai! Morivano tutte di morte naturale, stremate dall'età. Nell'ora fatale si isolava la poverina in una zona tranquilla del pollaio, la si adagiava in una cassettina tipo quelle della frutta, della paglia sul fondo e un cencio per tenerla al calduccio ancora un po'. Man mano si andava a controllare che nessuno la infastidisse, una carezza sul capino e poi....
Una piccola buca nell'angolo in fondo al giardino. Un piccolo gesto di rispetto.
Non ho foto delle nostre galline ma ho tenuto quella del gallo Cristallo che,pensate, ha vissuto quindici anni! Incredibile,no?
Righe di felicità
Mi è sempre piaciuto tantissimo lavorare a maglia (un po' meno adesso che i ragazzi sono grandi e per finire un maglione per loro ci metto un secolo!)anche perchè è un modo gratificante di fare qualcosa per rendere felice qualcuno.
C'è stato un tempo durante il quale mi appoggiavo a un paio di organizzazioni, molto prestigiose, che - con ammirevole impegno - si occupano appunto di reperire golfini, cappellini, scarpette copertine e cose così, tramite collaboratrici allovertheworld. E sembra inverosimile che ci siano tanti cuccioletti negli ospedali che hanno bisogno di tutto ! eppure è proprio così. Quindi ho fatto anch'io qualcosa naturalmente. Poi però ho pensato che avrei potuto dirottare il mio contributo verso una nicchia di più basso profilo, dove altrettanto brave ragazze si occupano esattamente della stessa cosa ma per una storia o per un'altra non riescono a "promuoversi" come invece meriterebbero.
Da allora consegno tutto alla mia amica Teresa -che se non ci fosse bisognerebbe inventarla. Tra ospedali,case di riposo, accompagnamenti a Lourdes ...sempre pronta ad assistere,confortare,aiutare in tutti i modi... che dire? Scelga lei a chi donare, a sua discrezione....
Intendiamoci: non che dia al mio lavoro chissà quale valore. Ma mi dispiacerebbe che non raggiungesse il bimbo o la bimba per cui l'ho pensato.
E,dopo avere menato il can per l'aia fino adesso, ecco due pull e una cuffietta, arrivati di sicuro a destinazione.
Grazie Teresa. God bless you.
Questo penso piacerà al maschietto
C'è stato un tempo durante il quale mi appoggiavo a un paio di organizzazioni, molto prestigiose, che - con ammirevole impegno - si occupano appunto di reperire golfini, cappellini, scarpette copertine e cose così, tramite collaboratrici allovertheworld. E sembra inverosimile che ci siano tanti cuccioletti negli ospedali che hanno bisogno di tutto ! eppure è proprio così. Quindi ho fatto anch'io qualcosa naturalmente. Poi però ho pensato che avrei potuto dirottare il mio contributo verso una nicchia di più basso profilo, dove altrettanto brave ragazze si occupano esattamente della stessa cosa ma per una storia o per un'altra non riescono a "promuoversi" come invece meriterebbero.
Da allora consegno tutto alla mia amica Teresa -che se non ci fosse bisognerebbe inventarla. Tra ospedali,case di riposo, accompagnamenti a Lourdes ...sempre pronta ad assistere,confortare,aiutare in tutti i modi... che dire? Scelga lei a chi donare, a sua discrezione....
Intendiamoci: non che dia al mio lavoro chissà quale valore. Ma mi dispiacerebbe che non raggiungesse il bimbo o la bimba per cui l'ho pensato.
E,dopo avere menato il can per l'aia fino adesso, ecco due pull e una cuffietta, arrivati di sicuro a destinazione.
Grazie Teresa. God bless you.
Questo penso piacerà al maschietto
venerdì 17 giugno 2011
Una profusione di giallo
Questa è una rosa rustica che ogni anno fiorisce due volte: prima in maggio fino a metà giugno più o meno e poi a fine agosto. Se recisa non dura molto ma ha un profumo delicato molto piacevole.
Famiglia
Mi sono accorta che non ho ancora parlato dell'altro mio figlio,Mauro, anche lui single per scelta.Sia lui che chiara vivono in casa, con me.
E questo è il suo cane, una femmina di corso, Marta: molto vigile,sensibile e iperprotettiva con la Pepa - la labrador- che in effetti se ne approfitta un po'....
E' un cane da difesa a tutti gli effetti,però mai aggressiva a prescindere. Diciamo che è sempre attenta,molto riservata con gli estranei e dolcissima con noi. La cosa che le interessa meno è la pappa, esattamente l'opposto della Pepa che passa tutta la giornata a nasottare qua e là semmai ci fosse almeno qualche briciola per terra da "termovalorizzare" (come dice Mauro)
Ma,per non far torto alla piccolina di casa, ho scelto una foto dove c'è anche lei,la mia Pepa, tenera,buona,cara che di più non si può!
E questo è il suo cane, una femmina di corso, Marta: molto vigile,sensibile e iperprotettiva con la Pepa - la labrador- che in effetti se ne approfitta un po'....
E' un cane da difesa a tutti gli effetti,però mai aggressiva a prescindere. Diciamo che è sempre attenta,molto riservata con gli estranei e dolcissima con noi. La cosa che le interessa meno è la pappa, esattamente l'opposto della Pepa che passa tutta la giornata a nasottare qua e là semmai ci fosse almeno qualche briciola per terra da "termovalorizzare" (come dice Mauro)
Ma,per non far torto alla piccolina di casa, ho scelto una foto dove c'è anche lei,la mia Pepa, tenera,buona,cara che di più non si può!
Nel mio giardino
Le ortensie sono tra i pochi cespugli fioriti che ogni anno mi riempiono di gioia. Non richiedono troppe cure,anzi,quasi nessuna, se non acqua in abbondanza. E un po' di fertilizzante ad inizio stagione. Queste sono a ridosso del vecchio muro di cinta.
E questa è la Pepa - la labrador di chiara - e che in questa stagione sosta volentieri nella zona più fresca del giardino.
E questa è la Pepa - la labrador di chiara - e che in questa stagione sosta volentieri nella zona più fresca del giardino.
Stassera,per cena....
.... un cake di lucia, l'ideale per me che sono in linea di massima vegetariana. Nel senso che non amo né il pesce nè la carne ma in materia non sono, come si dice, una talebana. Sì a una fettina di prosciutto e melone ed anche una di speck e grana con i finocchi e le mandorle.
Tanto per rendere meglio l'idea....
160 grammi di farina - 20 gr.frumina - 1 dl olio extravergine - 1 dl latte fresco intero - 3 uova - 1 bustina di lievito per torte salate - 150 gr. pomodori secchi sott'olio - 100 gr.olive nere snocciolate - 100 gr. gruyère - 70 gr. prosciutto cotto - basilico - peperoncino
Scaldate il forno a 170 gradi. Tagliate i pomodori a pezzetti, le olive a rondelle, il prosciutto a dadini e il gruyère a scaglie sottili.
Sbattete leggermente le uova intere con l'olio e il latte; aggiungete la farina miscelata con la frumina e il lievito, il gruyère, i pomodori, il prosciutto e le olive e date una bella mescolata.
Profumate il tutto con una manciatona di foglie di basilico tritate; salate leggermente e completate con un pizzico di pepe o di peperoncino in polvere
Versate il composto nello stampo imburrato e cuocete per circa 25-30 minuti.
Lasciate raffreddare il cake prima di sformarlo. Decoratelo con pomodori secchi e olive nere tagliate a metà.
Tanto per rendere meglio l'idea....
160 grammi di farina - 20 gr.frumina - 1 dl olio extravergine - 1 dl latte fresco intero - 3 uova - 1 bustina di lievito per torte salate - 150 gr. pomodori secchi sott'olio - 100 gr.olive nere snocciolate - 100 gr. gruyère - 70 gr. prosciutto cotto - basilico - peperoncino
Scaldate il forno a 170 gradi. Tagliate i pomodori a pezzetti, le olive a rondelle, il prosciutto a dadini e il gruyère a scaglie sottili.
Sbattete leggermente le uova intere con l'olio e il latte; aggiungete la farina miscelata con la frumina e il lievito, il gruyère, i pomodori, il prosciutto e le olive e date una bella mescolata.
Profumate il tutto con una manciatona di foglie di basilico tritate; salate leggermente e completate con un pizzico di pepe o di peperoncino in polvere
Versate il composto nello stampo imburrato e cuocete per circa 25-30 minuti.
Lasciate raffreddare il cake prima di sformarlo. Decoratelo con pomodori secchi e olive nere tagliate a metà.
HEN, il secondo Bent Creek
E la cocchina? non è una meraviglia anche lei? Meglio sorvolare sul sorfilo però: detesto farlo e... si vede!
giovedì 16 giugno 2011
Mai senza dessert!
.....oggi con lucia per un dessert strepitoso.
Veramente squisito. E' la stagione delle ciliege,perchè non approfittarne?
Fossi in voi andrei a dare un'occhiata!
La ricetta:
CLAFOUTIS DEL LIMOUSIN
-200 ml di latte
-100 gr di zucchero
-3 uova
-120 gr di farina
-30 gr di burro fuso e poi raffreddato
-500 gr di ciliegie con nocciolo
Scaldare il forno a 200°(poi abbassare a 180°)
Sbattete le uova con lo zucchero, poi unire la farina,il burro, il latte (freddo,poco per volta) e,se piace,i semini di mezza bacca di vaniglia. A me non piace e ho sostituito con due cucchiai di limoncello.
Stampo da 20 cm ,alla base carta da forno, imburrare le pareti. Disporre per bene le ciliegie sulla base e coprire con la pastella. In forno per 50 minuti circa, fino ad ottenere un bel colore dorato.
Mie modifiche: forno 200°/180°(non 240°) – cottura 40 min circa(non 30 min)niente carta forno ma imburrate base e pareti e spolverate con zucchero di canna.
Veramente squisito. E' la stagione delle ciliege,perchè non approfittarne?
Fossi in voi andrei a dare un'occhiata!
La ricetta:
CLAFOUTIS DEL LIMOUSIN
-200 ml di latte
-100 gr di zucchero
-3 uova
-120 gr di farina
-30 gr di burro fuso e poi raffreddato
-500 gr di ciliegie con nocciolo
Scaldare il forno a 200°(poi abbassare a 180°)
Sbattete le uova con lo zucchero, poi unire la farina,il burro, il latte (freddo,poco per volta) e,se piace,i semini di mezza bacca di vaniglia. A me non piace e ho sostituito con due cucchiai di limoncello.
Stampo da 20 cm ,alla base carta da forno, imburrare le pareti. Disporre per bene le ciliegie sulla base e coprire con la pastella. In forno per 50 minuti circa, fino ad ottenere un bel colore dorato.
Mie modifiche: forno 200°/180°(non 240°) – cottura 40 min circa(non 30 min)niente carta forno ma imburrate base e pareti e spolverate con zucchero di canna.
Un Bent Creek delizioso
Uno di tre ricami - cow,hog,hen, l'unico ricamato da me. Agli altri due ha pensato mia figlia chiara e mostrerò le foto non appena mi verranno sott'occhio.
Adoro questo designer,spiritoso,ironico e tanto originale da renderlo inequivocabile. Gli alfabeti poi sono strepitosi. Guardate cos'è di bello questo hogghino!
Lino Cashel zweigart 28 counts
Adoro questo designer,spiritoso,ironico e tanto originale da renderlo inequivocabile. Gli alfabeti poi sono strepitosi. Guardate cos'è di bello questo hogghino!
Lino Cashel zweigart 28 counts
mercoledì 15 giugno 2011
Oltre la siepe.....
.... qualcuno mi chiama: è un bimbo.Non vedo il suo volto,non conosco il suo nome ma sento la sua voce. Perchè la vita è anche altrove, di qualità diversa ma di significato identico.
Quel bimbo avrà il suo maglioncino. Una goccia nell'oceano. Che è fatto di gocce.
Quel bimbo avrà il suo maglioncino. Una goccia nell'oceano. Che è fatto di gocce.
Cose belle
Non so voi ma, quando cerco qualcosa nell'archivio,non trovo mai quello che mi serve lì per lì. Difatti,adesso, avrei voluto mettere almeno una foto dei molti (molti davvero) crocini fatti più o meno recentemente. Sparite.
E' pur vero che non li ho fotografati tutti quanti ma...
Cercando qua e là ho trovato una foto dei gioielli ideati da mia figlia Chiara (che fa tutt'altro lavoro peraltro,ma sempre nel settore diciamo dell'artigianato artistico). Qui sono esposti nella vetrina di una gioielleria.
Per il crocino c'è tutto il tempo: prima o poi salterà fuori pure lui!
E' pur vero che non li ho fotografati tutti quanti ma...
Cercando qua e là ho trovato una foto dei gioielli ideati da mia figlia Chiara (che fa tutt'altro lavoro peraltro,ma sempre nel settore diciamo dell'artigianato artistico). Qui sono esposti nella vetrina di una gioielleria.
Per il crocino c'è tutto il tempo: prima o poi salterà fuori pure lui!
un giardino sui generis
E potrebbe invece essere bellissimo se solo me ne occupassi un po' di più!
Certo,non ho quel che si dice il pollice verde ma... le erbacce,per esempio,
estirparle magari? ogni tanto? E invece rimando giorno dopo giorno, il tempo mi scivola addosso, è mattino e poi è subito sera... e mi accorgo di essere riuscita a malapena a fare le solite cose e a volte neanche quelle!
Ma forse domani... chissà.....
Certo,non ho quel che si dice il pollice verde ma... le erbacce,per esempio,
estirparle magari? ogni tanto? E invece rimando giorno dopo giorno, il tempo mi scivola addosso, è mattino e poi è subito sera... e mi accorgo di essere riuscita a malapena a fare le solite cose e a volte neanche quelle!
Ma forse domani... chissà.....
Adorabili....
Che dire? mi piace pensarli sempre così: in un prato, mamma e piccolo insieme. Adoro gli asinelli e mi si stringe il cuore quando li vedo carichi di pesanti some, stremati dalla fatica.
Qui sono di sicuro felici. E io con loro....
Qui sono di sicuro felici. E io con loro....
martedì 14 giugno 2011
Quando si dice "il caso"....
Caso vuole,appunto,che nella piccola città dove vivo da quasi quarant'anni,non ci sia stato verso di trovare un'amica con cui condividere gli stessi interessi. Amiche ne ho poche e quelle poche sono brave mogli, brave mamme, spesso impegnate nel volontariato. Tutte certamente con una marcia in più rispetto a me, ma.... Niente maglia,niente uncinetto,niente crocini....
Va detto che sono una solitaria per natura e per scelta e quindi non fa certo meraviglia che abbia potuto tirare avanti per anni senza sentirmi isolata.... C'era troppo da fare,prima: la famiglia,la casa, una full immersion nella routine quotidiana....E mai mi sarei sognata di riflettere su quanto avrebbe potuto essere gratificante il "relazionarmi".
Adesso - da oversixty - di tempo ne ho quanto serve.
Certamente quanto basta per verificare se il mio sentirmi eternamente demotivata è una sindrome curabile con un po' di compagnia.
Va detto che sono una solitaria per natura e per scelta e quindi non fa certo meraviglia che abbia potuto tirare avanti per anni senza sentirmi isolata.... C'era troppo da fare,prima: la famiglia,la casa, una full immersion nella routine quotidiana....E mai mi sarei sognata di riflettere su quanto avrebbe potuto essere gratificante il "relazionarmi".
Adesso - da oversixty - di tempo ne ho quanto serve.
Certamente quanto basta per verificare se il mio sentirmi eternamente demotivata è una sindrome curabile con un po' di compagnia.
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